martedì 15 gennaio 2013

Il Tempo è come l'Amore: "Se lo trascuri, non te lo godi".

…e dire che, davanti a quella panchina dei giardinetti, ci passavo tutte le mattine, prima di andare al lavoro.
Lei era sempre lì, seduta ed immobile, a scrutare tutto ciò che le passava davanti.
Certo, dopo un po’ di tempo che l’ebbi notata, non ci feci più caso; era diventato quasi normale ed abitudinario rivolgerle lo sguardo, sorriderle, e passare oltre.
Poi cambiai residenza e, passarono gli anni.
Poco tempo fa, una mattina, mi ritrovai a dover passare ancora davanti a quella panchina.
Rimasi sorpreso nel vederla lì seduta.
Mi stupì il fatto che, le sue abitudini, non fossero  cambiate.
Erano passati 25 anni.
Non avendo fretta,  rallentai il passo, le posi lo sguardo sul volto aspettando di incrociare il suo e le dissi:
- Buon giorno, quanto tempo eh!?
- Salve! E lei, sempre di fretta?
- No, oggi  no. Sono in ferie,  me la prendo comoda
La guardavo dall’alto in basso, restando in piedi,  davanti a Lei. Le si notavano i capelli bianchi e, sul viso, si intravvedevano  i  segni  lasciati dal tempo.

- Si siede o scappa?? disse con garbo e gentilezza.

Rimasi e mi sedetti.

- Certo che la sua, voglio dire, questa abitudine di sedersi qui tutte le mattine, è proprio una bella cosa.

- All’inizio lo pensavo anch’io, ma poi...  ormai mi è rimasta solo l’abitudine!

Lo disse con tono rassegnato, rimarcato da una vena di amarezza e  condito da un pizzico di nostalgia.

- Ah…!

Notò il mio stupore, sorrise, si toccò i lunghi capelli con la mano destra ed abbassò lo sguardo.

- Vede, quando ero giovane, ero talmente presa dal tempo che… correvo dietro a tutte le opportunità che mi capitavano. Poi, collezionando più delusioni che soddisfazioni, realizzai che, correre dietro alle persone o cose, non ne valeva la pena. Così decisi di fermarmi e di smettere di rincorrere, aspettando di essere raggiunta.

La mia domanda  fu velocissima:
- E mi dica, qualcuno l’ha raggiunta? (con sorrisetto sulle labbra)

Mi fissò dritto negli occhi e notai  quanto i suoi fossero lucidi.

- No, nessuno!

Mi raccontò di tutto il tempo passato su quella panchina.
Delle moltitudini di persone viste passare. Persone tristi, felici, con e senza figli. Con cani a passeggio e non. Mi raccontò di vite vissute, alcune sprecate, alcune realizzate ed alcune spezzate.  Ne dedussi  che, queste  persone, avevano tentato un approccio con lei. Ma non disse nulla di personale. Nulla che potesse riguardarla in prima persona. Nulla che mi facesse capire se ci fosse stata una buona occasione per lei.

- E lei cos’ha fatto di bello in tutto questo tempo?  mi domandò educatamente.

Le raccontai di me, come se stessi parlando con la mia migliore amica. Dei miei amori e dei miei odi. Delle mie passioni e delusioni.  Della mia poca fortuna e delle tante disgrazie vissute.
Ed il tempo passava, senza che io me ne accorgessi.
Mi venne spontaneo, ad un certo punto della discussione, chiederle:

- Ma lei è di zona?

- No! Rispose sorridendo.

- Ah!… Quindi viene qui perché le piace la zona!?

- No! Rispose ancora sorridendo ma fissandomi negli occhi.

- Scusi ma, non capisco! Restai basito.

- Lei si chiede  chi sono?

- Beh, a questo punto si!
Risposi titubante. Anche perché non comprendevo  questo alone di mistero nel quale si voleva celare.

Restò in silenzio, per alcuni secondi, ma sempre fissandomi negli occhi. Allungò la sua mano e, stringendo  la mia disse:

- Io, sono  l’opportunità che non hai mai voluto cogliere, che non hai mai voluto considerare perché andavi troppo di fretta. Quella opportunità che non ti è sembrata  tale, solo perché non sei stato capace di goderti il Tempo.

Ci fu una leggera ed improvvisa folata di vento, calda… e strizzai gli occhi.
Quando  li riaprii, lei non c’era più.

A.Rumi

venerdì 11 gennaio 2013

Il tuo cammino.

- Vedi, in fondo a quel sentiero c'è il tuo futuro -
 "Mi accompagni papà?"
 - Non posso, perché è la tua Vita -

A.Rumi


"Vedo gente, ma non la sento. Sento persone, ma non le vedo. Il potere dell'umiltà".

A.Rumi


"La malinconia, è il frutto che nasce dalla pianta dei rimpianti".

A.Rumi

mercoledì 9 gennaio 2013

Scusa

Metti la tua mano su una fiamma ardente.
Poi conta fino a 5.
Se ti bruci ed urli dal dolore
Guardati allo specchio e chiediti Scusa.

A.Rumi

Che poi...

...che poi, l'Amore, è anche quella cosa li, che quando ti sale dallo stomaco e si ferma sulle tue labbra, marca la linea del sorriso, rendendolo splendido. Hai Ppesenteee?

...che poi, l'Amore, è anche saper come farti sorridere.

...che poi, l'Amore, è quel tuo escogitare "Una Cattura"  e vedere, senza che tu te ne renda conto, come ti brillano gli occhi.

...che poi, l'Amore, è vedere che tu riesci sempre ad essere te stessa, senza avere dubbi.

...che poi, l'Amore, è quello che riusciamo ad esprimere insieme, senza mai voler farci del male.

...che poi, l'Amore, abbiamo imparato che non è "quanto ti Amo" ma "come ti Amo.

...che poi, se ci pensi bene,  è Amore...

A.Rumi

venerdì 4 gennaio 2013

"Non mi troverai mai nella lista dei tuoi desideri. Né in quella dei buoni propositi. Né in quella delle cose da fare. Solo per caso".

A.Rumi
"Il punto più alto che potrai toccare nella tua vita, sarà sempre e solo la tua Testa"

A.Rumi